Quando parli con qualcuno, sono 3 i fattori che determinano l’efficacia e l’effetto della tua comunicazione:
Le parole che pronunci (Verbale)
La “voce” con cui le pronunci (Paraverbale)
“Tutto il resto”, primo fra tutti il linguaggio del tuo corpo (Non verbale)
Numerosi studi hanno permesso di stabilire una gerarchia di valori che il tuo interlocutore assegna alla conversazione.
Questa gerarchia vale nel momento in cui c’è congruenza tra le tre modalità, cioè quando ti dico “Ciao!” per salutarti e non per respingerti.
Il contenuto, cioè l’informazione che dai, conta molto poco rispetto al timbro della voce, all’atteggiamento che adotti e alla postura del tuo corpo.
La stessa frase può voler dire due cose opposte:
“Complimenti! Sei stato davvero bravo” ad esempio, detta con voce piena di passione, mimica del viso decisa e rivolta all’interlocutore, gestualità del corpo che conferma il tutto, sarà percepita come complimento.
La stessa frase pronunciata con tono strafottente potrebbe già essere completamente diversa e trasmettere il contrario delle parole che dici.
Essere padroni della comunicazione
Quando parli con qualcuno, non limitarti a scegliere bene le parole. Te lo ricordo nuovamente, valgono solo il 7 % di ciò che comunichi.
Scegli molto accuratamente anche il tono di voce, l'espressione del viso e soprattutto l'atteggiamento da tenere.
Sono tanti i segnali che trasmetti, cerca sempre di averne il controllo.
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